La rivoluzione di Volvo per le auto elettriche

La Casa automobilistica anticipa l’Unione Europea e introduce la carta di credito come mezzo di pagamento delle ricariche per auto elettriche

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Laura Raso

CONTENT EDITOR, AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Non rimane mai ferma, anzi, è nel suo DNA giocare d’anticipo, come il nome stesso ci ricorda. Volvo dimostra di essere all’avanguardia ancora una volta, anche nel settore della sicurezza e della sostenibilità, e oggi lo fa inserendo un nuovo metodo di pagamento per la ricarica elettrica dei suoi clienti.

Il regolamento UE

Perché possiamo dire che Volvo ha addirittura anticipato l’Europa? È semplice: a partire dal mese di aprile 2024 nell’UE scatterà il nuovo regolamento per i pagamenti tracciati e sicuri, ma la Casa automobilistica ha deciso di anticipare i tempi e di permettere già da ora ai suoi clienti che si servono della rete Powerstop di pagare la ricarica dell’auto elettrica con la carta di credito.

Una funzione che inizialmente sarà attivata nella concessionaria C.A.R. Room, a Roma, in modalità demo e che poi chiaramente verrà ampliata fino a coprire tutte le stazioni di ricarica del circuito nel corso del prossimo anno.

Quanti sono i punti di ricarica

Le stazioni di ricarica della rete Powerstop contano in tutto 22 punti ultrafast (almeno 100 kW) nel nostro Paese, posizionati nei punti dove il traffico è maggiormente intenso. Nel corso del 2024 questo numero è destinato a più che raddoppiate, dovranno essere quindi 50 in tutto le stazioni, delle quali 20 fast e 30 ultrafast.

Powerstop è nel dettaglio un progetto che è partito due anni fa nella zona di Portanuova a Milano, nei pressi del Volvo Studio, e ha già raggiunto ottimi risultati. Lo ha sottolineato anche Michele Crisci, ad e presidente di Volvo Italia. Si parla di:

  • 22 stazioni Powerstop in tutto;
  • durata media della sosta di ricarica: 17 minuti;
  • 39.000 ricariche fatte ad oggi;
  • 4,5 milioni di km percorsi con le ricariche di Powerstop;
  • 547 tonnellate di CO2 non emesse.

Secondo Michele Crisci: Le stazioni vanno posizionate nei punti strategici, dove servono. E, soprattutto, i clienti devono avere la possibilità di ricaricare tranquillamente”. E ha sottolineato che il progetto Powerstop ha consentito a Volvo di dare un grande contributo attivo alla mobilità elettrica “per renderla possibile sul territorio nazionale, contando su punti di ricarica veloce dislocati in maniera conveniente da nord a sud e da est a ovest”.

Il provider di Volvo è cambiato, oggi non è più Plugsurfing ma Digital Charging Solutions, che garantisce una copertura più capillare e funzionalità avanzate. I clienti Volvo hanno diritto a un prezzo promozionale di 0,50 €/kWh in Europa, per 12 mesi dalla data di consegna dell’auto nuova.

La decarbonizzazione secondo Volvo

Oltre ad anticipare l’Unione Europea per quanto riguarda la sicurezza e i pagamenti, inserendo la carta di credito come mezzo per i versamenti dovuti presso le stazioni di ricarica per auto elettriche, Volvo ha anche sottolineato che continuerà a impegnarsi sul versante della decarbonizzazione, grazie anche alle sue nuove vetture in gamma, come la EX30, la EX90 e la nuova monovolume elettrica EM90. Il brand mira a ridurre l’impronta di carbonio del ciclo di vita di un’auto, riducendo anche le emissioni nella catena di fornitori.

Ma non è tutto: entro il 2030 vorrebbe anche riuscire a diminuire le emissioni di CO2 delle auto del 75% rispetto a quelle registrate nel 2018. Un obiettivo molto ambizioso, che Volvo si impegnerà per portare a termine.