Stellantis: il ruolo dell’Italia per un futuro sostenibile

Gran parte del futuro di Stellantis passa per l'Italia: ecco quali sono i programmi per gli stabilimenti di Melfi, Atessa, Pomigliano, Cassino e Cento

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Silvio Frantellizzi

Giornalista Pubblicista

Giornalista pubblicista dal 2014, da oltre 10 anni scrive sul web occupandosi di vari argomenti: sport, cronaca, motori, musica, cinema e videogame.

L’Italia gioca un ruolo fondamentale nel futuro sostenibile di Stellantis che ha ribadito la centralità del nostro Paese nella strategia globale del Gruppo.

Futuro di Stellantis: l’Italia al centro

In occasione dell’insediamento del Tavolo per lo Sviluppo dell’Automotive presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il responsabile di Corporate Affairs Italia, Davide Mele, ha spiegato la volontà di Stellantis di intraprendere un percorso che coinvolger Ministero, Anfia, Regioni e Sindacati.

L’obiettivo comune è quello di sostenere la produzione di veicoli in Italia: il manager, al tempo stesso, ha sottolineato quanto sia importante lavorare in maniera rapida per implementare tutti quei fattori abilitanti che sono fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi.

“Abbiamo riaffermato ancora una volta il forte impegno di Stellantis nei confronti del Paese e la centralità dell’Italia nella strategia globale del Gruppo – ha dichiarato Davide Mele – abbiamo presentato un piano condiviso con missioni specifiche per ogni stabilimento che porterà il Gruppo a produrre il più ampio portafoglio di veicoli degli ultimi dieci anni, ampliando l’offerta dei nostri dieci marchi per coprire altrettanti segmenti di mercato”.

Durante il suo intervento, Mele ha posto l’attenzione su fattori cruciali per raggiungere gli obiettivi prefissi, come la cancellazione dell’impatto della normativa Euro 7, fondamentale per la continuazione della produzione di modelli accessibili in Italia, e l’istituzione di incentivi adeguati per i clienti di veicoli elettrici, un aspetto importante per sostenere il mercato delle vetture a zero emissioni.

I programmi degli stabilimenti italiani

Nel corso dell’insediamento del Tavolo per lo Sviluppo dell’Automotive presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Stellantis ha condiviso le missioni dei vari impianti sparsi su tutto il territorio italiano: per quanto riguarda lo stabilimento di Melfi, in Basilicata, è stato illustrato ai sindacati il calendario delle varie auto elettriche che saranno prodotte sulla piattaforma STLA Medium per diversi marchi del Gruppo.

La prima vettura di Stellantis prodotta in Basilicata sarà una DS Automobiles: l’avvio della produzione è previsto per l’ultimo trimestre del 2024. Successivamente toccherà a un modello che andrà ad ampliare la scelta presente all’interno del listino Lancia: si tratta della Gamma, in arrivo nel 2026.

Lo stabilimento di Atessa sarà uno dei principali punti di produzione a livello mondiale dei nuovi veicoli commerciali elettrificati dei seguenti marchi di Stellantis: Fiat Professional, Citroen, Peugeot e Vauxhall. A Modena, invece, è stata avviata con successo la produzione dell’MC20, mentre un nuovo reparto di verniciatura denominato “FuoriSerie” verrà allestito l’anno prossimo e sarà dedicato alla personalizzazione dei modelli Maserati.

Capitolo Pomigliano, stabilimento che al momento lavora su due turni per sei giorni alla settimana per l’Alfa Romeo Tonale, la Dodge Hornet e la Panda, quest’ultima stabilmente in cima alle classifiche delle auto più vendute in Italia: se gli sviluppi normativi e le condizioni competitive dello stabilimento di Pomigliano lo consentiranno, Stellantis è intenzionata a estendere il ciclo di vita della Panda e quindi sostenere lo stabilimento fino all’arrivo del nuovo ciclo di modelli.

Cassino ha beneficiato di investimenti e si sta attualmente riorganizzando per introdurre la piattaforma elettrica all’avanguardia STLA Large, destinata alla produzione della prossima generazione di veicoli di marchi premium e di lusso come Alfa Romeo e Maserati, mentre a Cento è stata creata un’importante business unit dedicata alla produzione di motori industriali e marini.