I taxi senza conducente guidano meglio di noi: lo studio

Secondo un rapporto di Waymo, i robotaxi di San Francisco fanno quasi il 90% in meno degli incidenti rispetto ai veicoli con conducenti umani: il nuovo studio

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Alessandra Caraffa

Esperta di automotive

Laureata in filosofia, è SEO Copywriter e Web Editor. Si occupa principalmente di mondi digitali e prospettive future - anche in ambito di motori.

Un nuovo studio di Waymo, compagnia del gruppo Alphabet impegnata nello sviluppo di sistemi di guida autonoma, afferma che i taxi senza conducente di San Francisco hanno un tasso di incidenti inferiore del 90% rispetto ai veicoli condotti da umani. La ricerca – che si concentra sulle centinaia di robotaxi firmati Waymo che circolano quotidianamente per le strade di San Francisco, Phoenix e Los Angeles – arriva in un momento assai delicato per parlare di guida autonoma, almeno negli USA.

Appena qualche ora prima della diffusione del report di Waymo, la piattaforma LendingTree aveva pubblicato un’indagine secondo cui i possessori di Tesla sono gli automobilisti con il maggior numero di incidenti. Ed è soltanto di qualche mese fa il grande scandalo che ha colpito Cruise, principale rivale di Waymo nel mercato dei taxi senza conducente USA.

I robotaxi guidano 7 volte meglio degli umani

Lo studio appena pubblicato da Waymo è il primo che mette a confronto diretto le performance dei propri veicoli driverless e quelle delle auto guidate da umani. La ricerca, peer-reviewed, si basa sull’analisi di oltre 11 milioni di chilometri percorsi dai robotaxi Waymo tra Los Angeles, Phoenix e San Francisco, la città più “difficile” da un punto di vista di sicurezza stradale.

Il tasso di incidenti causati da umani a San Francisco è tre volte superiore alla media nazionale, e riflette bene la natura impegnativa della guida in città. I taxi a guida autonoma di Alphabet, però, sembrano comportarsi molto bene: nello scenario più complesso, le auto autonome di Waymo hanno mostrato un tasso di incidenti pari a 0,6 per milione di miglia percorso, contro il 5,55 dei conducenti umani.

Allargando lo sguardo alle performance dei robotaxi in tutte e tre le città coinvolte, secondo il report di Waymo, i risultati sono ancora più netti: le auto a guida autonoma fanno circa 7 volte meno incidenti rispetto ai conducenti umani. E bisogna anche considerare, spiega la società, che moltissimi incidenti minori o senza conseguenze non vengono neanche dichiarati dagli automobilisti.

Guida autonoma: Cruise, Tesla e il nodo della sicurezza

Lo studio di Waymo, l’ultimo di una lunga serie di approfondimenti, è arrivato in un momento in cui negli Stati Uniti la sicurezza delle auto driverless è un argomento da prima pagina. Qualche settimana fa un macigno si è abbattuto sulle auto senza conducente di Cruise (General Motors), che è la prima rivale di Waymo sulla piazza californiana: lo scorso ottobre, un robotaxi Cruise ha investito una donna che attraversava la strada a San Francisco; l’azienda è stata costretta a ritirare dalla circolazione tutti i centinaia di veicoli autonomi precedentemente autorizzati, e oggi è possibile che debba difendersi dall’accusa di aver nascosto delle criticità a livello di sicurezza.

Qualche giorno fa è arrivato anche lo studio del portale di investimenti LendingTree, che sembra contrastare con i dati rilasciati da Tesla poco prima in materia di sicurezza dell’Autopilot: il report, infatti, afferma che i conducenti di Tesla hanno il tasso di incidenti più alto di tutti gli automobilisti negli USA. Secondo il rapporto, dal novembre 2022 al novembre 2023 le Tesla sono state coinvolte in 23,54 incidenti ogni mille conducenti: solo RAM e Subaru, oltre al brand di Elon Musk, superano la soglia dei 20 sinistri per mille conducenti.

Lo studio di Waymo non intende essere definitivo, anzi: “Questa è soltanto un’indicazione“, ha spiegato al San Francisco Chronicle Trent Victor, responsabile della ricerca sulla sicurezza Waymo. “Non è l’unico, e non è nemmeno sufficiente per dimostrare la sicurezza”.