Traffico e smog: ciclisti e scooteristi possono difendersi

Impariamo a proteggere i polmoni in ambienti urbani molto inquinanti, sia che siamo motociclisti, sia che ci muoviamo in sella ad una bicicletta

Foto di Riccardo Asta

Riccardo Asta

Giornalista smart mobility

Nato a Genova nel 1985, laureato in architettura ma con una formazione multidisciplinare. Da anni collabora con riviste specializzate trattando temi legati alla mobilità sostenibile e al mondo bici, occupandosi in particolare del segmento e-bike e di tutte le novità che lo riguardano

L’inquinamento è un tema dominante nelle odierne discussioni, soprattutto a causa dell’enorme mole di studi che ne illustrano gli effetti negativi. L’ultimo studio arriva dai ricercatori dell’Università della British Columbia e dell’Università di Victoria, che ha dimostrato come i comuni livelli di inquinamento da traffico possono compromettere la funzione del cervello umano nel giro di poche ore.

Il che spiegherebbe il motivo di tanta inciviltà proprio in certe situazioni. Ma ne parleremo meglio in un prossimo articolo. Cerchiamo oggi di capire come proteggerci e limitare i danni da smog se siamo ciclisti urbani ma anche scooteristi che passano tanto tempo lungo le strade. Non faremo sicuramente miracoli, ma faremo almeno qualcosa, per noi stessi e di riflesso anche per l’ambiente.

L’isola di calore urbana e i suoi effetti

Le aree urbane e industriali sono, come tutti sappiamo, tra le zone più inquinate del pianeta. Qui, il particolato si accumula abbassando la qualità dell’aria e formando le cosiddette isole di calore, delle aree in cui la temperatura sale e gli inquinanti si accumulano. La CO2, principale responsabile dell’effetto serra, intensifica questo problema. Questi ambienti possono essere più caldi di 5°C rispetto alle aree circostanti, aumentando l’uso di condizionatori e la concentrazione di polveri sottili. La cementificazione, la mancanza di vegetazione, l’uso di materiali non riflettenti e l’ostruzione della ventilazione naturale contribuiscono ad aumentare il problema.

Ovviamente, anche le emissioni dei veicoli e dei sistemi di regolazione termica degli edifici rilasciano inquinanti pericolosi come SO2, Nox, piombo, ozono, diossine e varie polveri sottili, che hanno effetti dannosi su polmoni, bronchi e altri organi, riuscendo a volte a interferire anche a livello endocrino. Ricordiamoci poi, come detto in un precedente articolo, che il calore può intaccare i nostri beni personali e pubblici, come case, palazzi, impianti sotterranei e mezzi di trasporto.

Proteggere i polmoni

Se siamo ciclisti urbani, scooteristi o usiamo il monopattino all’interno di un ambiente urbano eccessivamente inquinato, le mascherine possono essere un valido sistema di protezione. La pandemia di Covid-19 ha aumentato la consapevolezza su questi dispositivi, ma persiste confusione riguardo il loro corretto utilizzo. È fondamentale distinguere tra le varie tipologie di mascherine.

Le maschere antipolvere, classificate come FFP1, FFP2 e FFP3, offrono diverse capacità di filtrazione e sono ideali per catturare particelle di varie dimensioni. Per la protezione da gas e vapori, si usano maschere con filtri a carboni attivi, classificati secondo la normativa UNI EN 14387. Questi filtri sono suddivisi in diverse categorie, identificate da lettere e colori specifici:

A: gas e vapori organici con punto di ebollizione superiore a 65°C;
B: gas e vapori inorganici;
E: gas acidi/anidride solforosa;
K: ammoniaca e derivati.

Sia le mascherine FFP che quelle per gas e vapori hanno filtri intercambiabili, ma le antipolvere possono anche essere usa e getta. Le istruzioni specificano la frequenza di cambio e le modalità di indossamento: generalmente, maggiore è l’aderenza, migliore è la filtrazione. Attenzione: le FFP non sono adatte per l’attività fisica, esistono però mascherine sportive lavabili create con materiali specifici che resistono a caldo e umidità.

Il loro potere filtrante è limitato e non sono dispositivi medici approvati: tuttavia, possono fare la differenza in particolari punti della città o situazioni in cui lo smog raggiunge alte concentrazioni. Ci evitano insomma di fare grosse inalazioni di inquinanti, che non è affatto poco.

Mascherina antismog AirBliss
Fonte: mymaasc.com
AirBliss +: questa mascherina hi-tech è particolarmente indicata nel caso di ciclismo urbano perché, oltre ad avere filtri intercambiabili e struttura ergonomica, possiede un sistema di ventilazione forzato che indirizza l’aria filtrata verso bocca e narici

Le ultime novità

Innovazioni recenti hanno però portato allo sviluppo di respiratori dinamici, adatti all’attività fisica, che modulano la dimensione dei loro pori in risposta alle condizioni esterne come i livelli di inquinamento o l’intensità di un esercizio. Questi nuovi respiratori utilizzano un filtro dinamico con micropori che si espandono, permettendo un maggior passaggio d’aria con una minima perdita di efficienza nella filtrazione.

Sono realizzati con nanofibre elettrofilate e possono offrire un aumento significativo della traspirabilità. Una caratteristica importante di queste mascherine è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI), che le rende in grado di adattarsi alle caratteristiche respiratorie uniche dell’individuo e aprendo così la possibilità di sviluppare mascherine davvero personalizzate. Tutto ciò ovviamente rappresenta un importante passo avanti rispetto alle mascherine tradizionali, ma è ancora presto per sbilanciarsi relativamente alla diffusione nel mercato.

Alcuni modelli

Nel frattempo però possiamo provare con altre mascherine attualmente in commercio, ricordando che esistono anche i tappi nasali filtranti, molto utili perché lasciano la possibilità – anche loro – di fare grosse inspirazioni con la bocca quando serve. Inutile dire che scegliere biciclette a pedalata assistita mette meno sotto stress il nostro apparato respiratorio nel traffico, un aspetto che dovremmo tenere presente, ad esempio, durante la fase di acquisto.

  • Respro: questa mascherina antismog funziona bene in ambienti urbani con moderati livelli di inquinamento. Dotata di filtri intercambiabili e valvole per l’aerazione, è venduta a circa 40 €;
  • Tucano Urbano Top Smog: di alta qualità, può essere indossata sia da sola sia in combinazione con un casco integrale, grazie al velcro. Indicata soprattutto per i motociclisti. Include due filtri FFP3 e ha un prezzo di circa 40 €;
  • AirBliss – MAASC: prodotto hi-tech premiato al CES di Las Vegas, caratterizzato da un ventilatore regolabile che facilita la respirazione durante l’attività fisica. Questa sarebbe perfetta per il ciclismo urbano. Teoricamente in vendita, ma è necessario contattare direttamente i produttori;
  • Airhead: progettata per fornire un’aderenza ottimale e dotata di filtri ai carboni attivi, questa mascherina offre un alto livello di comfort e protezione. Il suo prezzo è di circa 30 €.

Purtroppo ad oggi le soluzioni non sono molte; possiamo proteggerci cercando di usare il cervello ed evitando, per quanto possibile, le zone e gli orari a maggior densità di traffico.