Auto usate, frodi sul chilometraggio: in Italia rischio altissimo

Una ricerca condotta da carVertical spiega che le auto importate in Italia hanno più possibilità di essere manomesse rispetto a quelle acquistate in loco

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Laura Raso

CONTENT EDITOR, AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

CarVertical, società specializzata in dati automobilistici, ha recentemente condotto una ricerca che evidenzia quanto in Italia chi compra una vettura importata corre un rischio tre volte maggiore di acquistare un veicolo manomesso.

La truffa del chilometraggio

Della truffa delle auto schilometrate purtroppo abbiamo già parlato parecchie volte, è un rischio che ancora si corre quando si compra una vettura usata. Secondo la ricerca di CarVertical in Italia un’auto usata su dodici riporta un chilometraggio alterato sul cruscotto.

Motivo per il quale il suo valore reale è chiaramente più basso rispetto al prezzo che viene richiesto. Le probabilità di acquistare una macchina con chilometraggio falsificato sono superiori quando l’auto viene importata dall’estero, secondo i dati. Le operazioni transfrontaliere sono più complicate da tracciare e i truffatori sfruttano la situazione a loro vantaggio per evitare di essere scoperti.

Chilometraggio falsificato: i rischi

L’8% delle auto che circolano sulle strade italiane (controllate da carVertical) ha il chilometraggio falsificato. È vero, la situazione nel nostro Paese non è grave come in altri Stati dell’Est Europa, ma il rischio di essere truffati è davvero troppo alto, per cui bisogna prestare attenzione.

Di tutte le auto importate in Italia, il 15,4% presenta un falso chilometraggio sul contachilometri, una percentuale molto più alta rispetto a quella delle auto vendute all’interno dell’Italia (intorno al 5,3%). In genere le auto importate, soprattutto provenienti da Paesi come la Germania, sono ritenute più affidabili, per questo gli acquirenti tendono a fidarsi di più quando devono comprare l’auto usata.

Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico di carVertical, dichiara: È molto difficile controllare la qualità delle auto usate a livello internazionale, poiché i singoli Paesi hanno legislazioni diverse in materia di truffa sul contachilometri. Dato che i Paesi non si scambiano informazioni sulle auto, una volta che un veicolo viene esportato, la sua storia ricomincia da zero: è a questo punto che il contachilometri viene alterato, facendo quasi triplicare il rischio di comprare un’auto manomessa rispetto a un’auto acquistata localmente”.

Gli italiani che comprano auto usate all’estero

Secondo la ricerca di carVertical la quota di auto usate acquistate in Italia è molto differente rispetto a quella di vetture importate dall’estero. Il 73,6% dei veicoli italiani controllati da carVertical ha trascorso interamente la propria esistenza nel Paese, mentre solo il 26,4% è stato importato dall’estero.

Il tasso di importazione dall’Italia è quindi tra i più bassi nei vari Paesi esaminati, comunque la percentuale di frodi sul chilometraggio rimane notevole e gli acquirenti corrono un alto rischio di acquistare un veicolo manomesso illegalmente.

Sulla base delle informazioni di carVertical, in Italia il volume consistente di auto usate importate dall’estero può essere dovuto alla carenza di vetture locali di qualità a prezzi ragionevoli. Inoltre, altri Paesi rappresentano una fonte cruciale di auto usate per i rivenditori.

Chilometraggio scalato: un grave danno

L’acquisto di un’auto con chilometraggio falsificato può causare parecchi problemi al nuovo proprietario, può essere più difficile infatti pianificarne la manutenzione. Per fare un esempio, la cinghia della catena di distribuzione dovrebbe essere sostituita, secondo gli esperti, ogni 100.000-150.000 km. E ci sono un’infinità di altri controlli che andrebbero fatti entro un range di chilometri percorsi. Quando il chilometraggio di un veicolo è alterato però è possibile che l’operazione venga effettuata oltre il tempo previsto e che nel frattempo l’auto subisca gravi danni.

Le auto con chilometraggio elevato sono soggette a usura, che causa guasti imprevisti, per non parlare dei pericoli per la sicurezza del conducente.

Secondo Buzelis, i veicoli con un chilometraggio alterato sono molto più costosi rispetto a quelli che mostrano i chilometri realmente percorsi. Questo ovviamente comporta che gli acquirenti paghino un prezzo eccessivo per un’auto che non vale quella somma. L’esperto sottolinea che nella ricerca effettuata da carVertical è emerso che i veicoli con contachilometri falsificato possono costare fino al 25% in più rispetto alle auto con il chilometraggio originale. Un veicolo con tanti chilometri inoltre, perde valore molto più rapidamente e può essere difficile trovare un acquirente.