Autovelox, raffica di multe: le strade più “pericolose”

Secondo Assoutenti l’estate 2023 è caratterizzata da una pioggia di multe per eccesso di velocità: quali sono le strade con più autovelox in Italia

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Laura Raso

CONTENT EDITOR, AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Una quantità altissima di postazioni autovelox in Italia, sia fisse che mobili, da nord a sud del Paese. Insomma, un’estate all’insegna delle multe per eccesso di velocità a causa di questi dispositivi, ormai presenti ovunque; è quello che ha scoperto Assoutenti, che ha contato quanti sono gli autovelox sulle nostre strade e quali le tratte a più alto “rischio multe”.

Tanti i comuni italiani che sembrano incassare una grande quantità di denaro grazie alla presenza degli autovelox, ormai disseminati praticamente ovunque, e delle multe per eccesso di velocità che ne derivano. Le strade più pericolose, secondo Assoutenti, sono “casualmente” quelle più frequentate da parte degli automobilisti durante il periodo estivo.

Assoutenti denuncia una situazione diventata particolarmente difficile, dopo aver esaminato alcune strade tra le più trafficate durante gli spostamenti estivi.

La strada maggiormente a rischio

Tra le tratte più rischiose per gli automobilisti e le multe per eccesso di velocità c’è la strada statale 372 Telesina, che parte dal casello di Caianello della A1 Milano-Napoli e arriva a Benevento, lo avevamo già segnalato alcune settimane fa. Secondo Assoutenti: “Qui, in un tratto della lunghezza di circa 25 chilometri, si contano, secondo le rilevazioni delle app di navigazione, ben 7 postazioni autovelox per senso di marcia, con limiti di velocità che sono stati modificati nel tempo creando confusione tra gli automobilisti e una raffica di sanzioni. E non a caso, i 4 comuni interessati dagli autovelox installati sulla Telesina (Puglianello, Castelvenere, Paupisi e Torrecuso) hanno raccolto nel 2022 proventi per complessivi 2.8 milioni di euro grazie alle sanzioni elevate con tali strumenti, col record di 1.5 milioni di euro incassati dal comune di Paupisi, in provincia di Benevento”.

Le altre arterie pericolose

Stessa situazione in Salento, che sappiamo essere una delle mete più frequentate per le vacanze estive. In questa zona, nel 2022, i comuni hanno ottenuto ben 23 milioni di euro circa grazie agli incassi derivanti dalle multe per eccesso di velocità “scattate” dagli autovelox.

Per fare alcuni esempi, Assoutenti cita delle strade a cui è bene fare attenzione:

  • statale 16 Lecce-Maglie: il comune di Cavallino l’anno scorso ha visto passare gli introiti degli autovelox da zero del 2021 a 2.520.121 euro, ma il record è di Melpignano, con 2.545.445 euro di entrate per multe con autovelox;
  • statale 613 Lecce-Brindisi: nel comune di Surbo sono entrati 309.580 euro, e in quello di Trepuzzi 720.022 euro, a causa di tre autovelox;
  • litorale sud del Lazio, statale 213 “Flacca”: piena zeppa di autovelox: in soli 13 chilometri ne sono stati installati addirittura tre per senso di marcia. Nel 2022 hanno generato oltre 500mila euro di proventi.

Male anche per chi decide di passare le sue vacanze n montagna o al lago: attenzione a passare dal comune di Colle Santa Lucia (BL), e all’autovelox installato a Torre del Benaco (VR), sulla costa veronese del lago di Garda: tantissime le proteste per le multe.

Tratta rovente anche la Rovereto-Garda, in 56 km ci sono 15 postazioni autovelox, mentre nel tratto Bolzano-San Candido (circa 100 km) gli autovelox segnalati sono già più di dieci. Il Presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, ha dichiarato: “Purtroppo i dati dimostrano che si continua a confondere la sicurezza stradale con l’esigenza dei comuni di fare cassa. Disseminare una strada di autovelox, magari posizionandoli in modo poco visibile o abbassando improvvisamente e senza motivo i limiti di velocità, non equivale a garantire la sicurezza degli automobilisti, ma sembra più un comodo espediente per stangare i cittadini attraverso le multe stradali, ottenendo così risorse per ripianare i buchi di bilancio”.