Fleximan colpisce in tutta Italia: non lo ferma nessuno

L'abbattitore di autovelox, Fleximan, non trova sosta e fa altre vittime lungo l'Italia. Le sue imprese sono diventate popolari dovunque, senza freno

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

EDITOR AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Fleximan è ormai un’epidemia che ha colpito tutta Italia. Nelle ultime settimane il giustiziere degli autovelox, ha espanso la sua attività a gran parte del territorio nazionale, e sembra non porsi più limiti. Un’espansione a macchia d’olio, figlia sicuramente dell’emulazione nei confronti di un personaggio che qualcuno ha dipinto come un “eroe“.

Dunque, tanti piccoli Fleximan potrebbero aggirarsi dovunque, da nord a sud, passando per il centro, senza soluzione di continuità. Una comunità di “ribelli” che non sembra stancarsi, con il colpo sempre pronto in canna. L’ultimo episodio in ordine cronologico è capitato in Umbria, una Regione che finora non era stata ancora toccata dalla scure di Fleximan.

Il primo autovelox abbattuto in Umbria

Il 21esimo autovelox abbattuto si colloca, come detto, in Umbria, precisamente sulla Statale 3 Flaminia, che collega Roma con Fano, all’altezza dello svincolo di Eggi, a un passo da Spoleto, in carreggiata sud. Il modus operandi è il solito, quello diventato celebre oltre modo: palo segato in due con un flessibile alle 4 di notte di martedì 6 febbraio, con i cavi elettrici intatti. Una firma, un timbro unico che è quello di Fleximan.

La “vittima” era un autovelox attivo dal 20 novembre scorso, che aveva un’andatura frenetica di circa 100 multe al giorno, ed era dentro a un vortice di contestazioni, perché tarato su un limite di velocità di 90 km/h, sebbene posizionato su una strada extraurbana principale dove il limite massimo potrebbe essere di 110 km/h. Si parla di una libera scelta del gestore del tratto, prevista dal Codice della strada, analogamente a quanto fanno i Comuni in città, dove piazzano gli autovelox su strade col possibile limite di 70 km/h, ridotto però a 50 km/h.

Fleximan colpisce ovunque

Nel frattempo si segnalano altri autovelox distrutti e falciati da un flessibile, con rivendicazione di Fleximan, a Giulianova, in Abruzzo, e anche a Ravenna in Emilia-Romagna. Curioso anche il caso di Santo Stefano di Cadore, in provincia di Belluno, dove un autovelox abbattuto una settimana fa e, successivamente, riportato integro in strada, è stato nuovamente oggetto di vandalismo. Questa volta, però, c’è un colpevole che è stato identificato.

Il soggetto appartiene a quella schiera di appassionati dell’antieroe misterioso, che ha deciso di mettersi in proprio per copiarne le spericolate e illecite gesta. Il Comune del bellunese, alla luce dei fatti, sembra essere intenzionato a rinunciare al suo autovelox.

Fenomeno popolare

Che la fama di Fleximan e la sua notorietà siano arrivate a vette impronosticabili, non c’è bisogno di dirlo, poiché se ne parla dovunque. Anche “Le Iene”, programma di Italia 1, ha indagato sulla vicenda e intervistato un sospetto che ha negato tutto. Che, però, la figura di questo personaggio, vendicatore degli automobilisti vessati dalle multe, fosse diventata anche una maschera di carnevale, forse, nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Eppure, è così.

Ad Aviano, in provincia di Pordenone, sei ragazzi si sono travestiti da Fleximan realizzando un siparietto che ha incuriosito e divertito coloro che hanno assistito alla scena. Non l’hanno pensata allo stesso modo i Carabinieri, che sono intervenuti sul posto, e hanno preso le generalità di questi giovani mossi, forse, da spirito goliardico. Intanto, Fleximan viene braccato a vista, anche durante una festa di carnevale.