Il leasing sociale fa il boom: Francia costretta allo stop

La Francia è costretta a terminare il leasing sociale per le troppe domande ricevute, ben oltre le aspettative. Ipotesi di rilancio a fine anno 2024

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Tommaso Giacomelli

EDITOR AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Favorire la transizione energetica è una questione che sta a cuore a moltissimi Paesi europei, in particolar modo alla Francia che ha adottato una misura che ha fatto furore fin dai suoi primi istanti di vita. Stiamo parlando del leasing sociale, una soluzione che ha funzionato così bene, che il governo dell’Eliseo è stato costretto a dichiarare anticipatamente lo stop. Incredibilmente, le richieste e la domanda hanno superato – e di tanto – le previsioni della vigilia e, soprattutto, il plafond messo a disposizione dalle casse pubbliche parigine.

Secondo il ministro dell’Industria, Roland Lescure, il leasing sociale è “vittima del suo stesso successo“, dato che in appena una trentina di giorni ha oltrepassato gli obiettivi inizialmente previsti per tutto l’anno solare 2023.

Funzionamento leasing sociale

Il leasing sociale (ipotizzato anche in Italia), previsto e lanciato in orbita a inizio 2024, era rivolto a coloro che vengono classificati come “actifs gros rouleurs“, cioè persone che hanno una percorrenza annuale di più di 8 mila chilometri o che vivono a più di 15 chilometri di distanza dal luogo di lavoro, ed era indirizzato esclusivamente ai redditi inferiori ai 15.400 euro.

Grazie a un contributo statale di 13.000 euro, gli interessati sono stati agevolati e introdotti nelle condizioni di noleggiare per almeno tre anni un veicolo a batteria pagando semplicemente un canone mensile di poco superiore ai 100 euro (150 euro in caso di auto familiari), al netto di costi per la manutenzione e polizze assicurative e senza sostenere alcun anticipo. Una misura che, come abbiamo potuto apprezzare, è stata accolta con grande entusiasmo. Fin troppo.

Una riformulazione in cantiere

Il governo parigino si è impegnerà a ripristinare la misura alla fine del 2024, ma sarà valida soltanto per il 2025. Il successo di questo volano per il settore auto, è testimoniato e certificato dai numeri clamorosi: a gennaio erano state raccolte 90 mila domande, ma alla fine ne sono state accettate soltanto 50 mila, ben oltre le 20-25 mila previste inizialmente.

Le richieste molto alte hanno esaurito in modo rapidissimo le risorse messe a disposizione nel quadro del più ampio schema di agevolazioni varato dall’Eliseo per dare una spinta alle vendite di auto elettriche: per il 2024, il conto del leasing sociale conta già su 650 milioni di euro, quasi la metà degli 1,5 miliardi stanziati per il bonus ecologique, l’incentivo per l’acquisto di un’elettrica o la conversione di una termica.

Il bonus ecologique

In parallelo al leasing sociale, anche la Francia ha previsto i suoi incentivi, con il bonus ecologique. Questa misura viene assegnata agli automobilisti che acquistano o noleggiano (noleggio a lungo termine) un veicolo elettrico di nuova immatricolazione dal peso inferiore a 2,4 tonnellate e il cui prezzo di acquisto non supera i 47.000 euro. Alla fine del 2023 il governo aveva annunciato una riduzione della scala dei bonus ecologici per l’acquisto di un nuovo veicolo elettrico. L’importo del bonus è, quindi, passato dai 5.000 euro del 2023 ai 4.000 euro attuali, in vigore nell’anno corrente. Solo le famiglie dal reddito più basso possono richiedere un bonus fino a 7.000 euro.

Questa decisione politica mira a promuovere la vendita di veicoli prodotti in Europa e in Francia. Al contrario, i veicoli provenienti dalla Cina non possono più beneficiare di questo aiuto da parte dello Stato francese.