Rivoluzione sulle piste da sci: arriva il ‘gatto delle nevi’ a idrogeno

La PRINOTH ha presentato il suo primo gatto delle nevi alimentato a celle combustibile, capace di garantire un'autonomia di 4 ore

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Redazione

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Performance e sostenibilità in un solo mezzo che, forte dei sui 544 cavalli di potenza (400 kW), può muoversi su qualunque tipo di terreno, anche il più accidentato, e in qualunque condizione atmosferica. E, come se non bastasse, strizza l’occhio alla sostenibilità ambientale, con un motore a emissioni 0. Insomma, il veicolo del futuro. O, per essere più corretti, il gatto delle nevi del futuro.

In questi giorni in Alta Badia, accanto alla pista “Gran Risa”, è infatti possibile vedere all’opera Leitwolf h2Motion, l’ultimo modello di gatto delle nevi prodotto da PRINOTH, azienda di Vipiteno specializzata nella progettazione e creazione di veicoli cingolati per muoversi sulla neve o altre superfici poco “convenzionali”. Un mezzo che, nei piani di sviluppo dell’azienda altoatesina, dovrebbe essere il “primo rappresentante” della rivoluzione green sulle piste da sci di tutto l’arco alpino, e non solo.

Il Leitwolf h2Motion, infatti, è il primo battipista dotato di motore elettrico e alimentato a idrogeno a essere mai stato realizzato. “Nel LEITWOLF h2MOTION, i team di sviluppo di PRINOTH hanno coniugato la potenza dei veicoli a un motore ecologico. Il nuovo modello soddisfa ogni esigenza in fatto di performance e rinuncia interamente all’impiego di combustibili fossili”, afferma Klaus Tonhäuser, presidente del Cda di PRINOTH. Un mezzo che ha già fatto vedere ciò di cosa è capace in occasione della due giorni di gare della Coppa del Mondo di sci disputate in Alta Badia il 20 e 21 dicembre.

Il motore alimentato a celle di combustibile del Leitwolf h2Motion è capace di sviluppare 544 cavalli di potenza e una coppia immediatamente disponibile di 2300 Nm. Il tutto assicurando un’autonomia di funzionamento di 4 ore con singolo “rifornimento” di idrogeno. Insomma, più che sufficiente per svolgere il lavoro quotidiano e rendere la pista perfettamente agibile. Poi, nel caso il gatto delle nevi di PRINOTH dovesse restare “a secco”, saranno sufficienti una manciata di minuti per “fare il pieno” di combustibile e tornare così operativo.

“Il nostro gruppo aziendale passa dalle parole ai fatti quando si tratta di tutela ambientale: dalla produzione di energie rinnovabili alla costruzione e installazione di impianti eolici, fino all’implementazione, grazie alla tecnologia funiviaria, di una mobilità elettrica innovativa nei sistemi di trasporto pubblico e ora all’introduzione di battipista CO2-neutri. Per noi la sostenibilità non è uno slogan, ma un impegno”, dichiara Anton Seeber, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo HTI, definendo PRINOTH un precursore in tal senso.

E non è un caso che la rivoluzione “a idrogeno” nasca proprio nell’Alto Adige. A Bolzano, infatti, è immatricolata una delle poche auto a celle combustibile d’Italia e da tempo si sta investendo nella realizzazione e nello sviluppo di una rete di “distributori” dove i proprietari di queste auto possano fare il pieno al proprio veicolo.