Parigi contro i SUV: referendum sulle tariffe dei parcheggi

Nuova iniziativa del Comune di Parigi contro i SUV: il 4 febbraio si vota la proposta per aumentare le tariffe dei parcheggi per gli Sport Utility Vehicle

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Alessandra Caraffa

Esperta di automotive

Laureata in filosofia, è SEO Copywriter e Web Editor. Si occupa principalmente di mondi digitali e prospettive future - anche in ambito di motori.

Il prossimo 4 febbraio i cittadini di Parigi saranno chiamati a votare una nuova regola, già approvata dal consiglio comunale, che prevede di triplicare le tariffe di parcheggio per i SUV in tutta la città. Ad annunciarlo è stata, alla fine di novembre, la Sindaca di Parigi Anne Hidalgo: se saranno approvate, le nuove tariffe entreranno in vigore già dall’inizio del prossimo anno.

La misura, ha spiegato in diverse occasioni Hidalgo, ha l’obiettivo di disincentivare l’uso di auto voluminose, pesanti e inquinanti in città, dando la priorità ad ambiente, sicurezza stradale e tutela degli utenti più vulnerabili della strada.

Tariffa tripla per i SUV: il referendum a Parigi

Il provvedimento, approvato lo scorso luglio dal consiglio comunale di Parigi, ha fatto discutere sin dalle prime indiscrezioni apparse sulle pagine dei giornali francesi. Per alcuni l’iniziativa della Sindaca Anne Hidalgo sarebbe una “punizione” contro chi possiede un SUV, mentre secondo altri si tratta di una riforma apprezzabile ma che non sarà sufficiente a sortire gli effetti sperati. Intanto, il prossimo 4 febbraio, i cittadini di Parigi sono chiamati ad esprimersi sulla proposta, che prevede di aumentare le tariffe di parcheggio per i SUV in città fino a triplicarle.

La misura riguarda SUV e auto 4×4, e si applicherà ai veicoli di peso superiore 1,6 tonnellate (2 tonnellate se elettrici): per loro il costo del parcheggio in strada salirà a 18 euro l’ora nel centro di Parigi e a 12 euro l’ora nel resto della città. Ad oggi, le tariffe vigenti sono di 6 euro l’ora nel centro storico e di 4 euro in Zona 2. Questi aumenti, ha spiegato Hidalgo, non saranno applicati ai parcheggi dei residenti e permetteranno di raccogliere fino a 35 milioni di euro l’anno.

Si tratta, nelle parole della Sindaca, di agire per la crisi climatica e per la sicurezza stradale, ma anche per proteggere quei 500.000 parigini che vivono vicino alla tangenziale, la Périphérique, e scontano le conseguenze dell’intenso traffico di auto grosse e potenti che entrano ogni giorno in città.

Parigi in lotta contro i SUV: i ricchi paghino di più

Secondo quanto riportato dal quotidiano francese Le Parisien, in quattro anni il numero dei SUV a Parigi è aumentato di quasi il 60%: su circa 1,15 milioni di veicoli privati circolanti in città, oltre 170mila sono SUV, che rappresentano ormai il 15% del totale. Anche i parigini, come gli italiani, amano i SUV. Queste vetture enormi, però, oltre a essere più pericolose per gli utenti fragili della strada come pedoni e ciclisti, occupano più spazio e inquinano di più.

Come ha spiegato Hidalgo, si tratta di affrontare in maniera concreta una crisi climatica che esige risposte immediate, e di farlo con il contributo dei cittadini più ricchi. “È una forma di giustizia sociale”, ha spiegato Anne Hidalgo nel corso di una conferenza stampa venerdì scorso, “stiamo parlando di auto molto costose, guidate da persone che oggi non si sono ancora decise a cambiare le proprie abitudini per la salvaguardia del clima”.

Come ha spiegato David Belliard, vicesindaco di Parigi dei Verdi, “i SUV costano tra i 6.000 e i 7.000 euro in più di un’auto standard e tutti gli studi condotti dalle case automobilistiche mostrano che vengono acquistati dalle persone più ricche con redditi alti”.

Se applicata”, ha affermato Belliard, “la misura sarà diretta alle persone più ricche per finanziare la trasformazione dei nostri spazi pubblici, che devono adattarsi alla crisi climatica”. Si tratta di redistribuzione sociale delle risorse. Inoltre, conclude Hidalgo, “i SUV sono più dei parcheggi, e questo è un grande ostacolo alla possibilità di vivere i nostri spazi comuni”.